La morte di Stefania Rota resta un mistero. Molti aspetti della 62enne morta in casa da oltre un mese non tornano.
Giallo a Mapello in provincia di Bergamo dove resta un mistero la morte di Stefania Rota, la 62enne trovata qualche giorno fa nel suo appartamento senza vita. La donna sarebbe morta in casa più di un mese fa dato che era in stato di decomposizione avanzato. Il corpo non presentava segni evidenti di violenza. La donna, secondo quanto emerso dalle testimonianze raccolte finora, viveva da sola e conduceva una vita in solitaria.
Ci sono molti aspetti delle indagini che agli inquirenti non tornano. La casa era chiusa a chiave ma sarebbe stata trovata in disordine come se qualcuno fosse entrato. Inoltre, sono scomparsi il suo smartphone e la sua automobile. Ieri è stata effettuata l’autopsia sul corpo della donna per capire le cause del decesso.
Cosa non torna nelle indagini
La pm Ruggieri sta coordinando le indagini affidate ai carabinieri e ha posto sotto sequestro l’intera villetta a due piani di Rota mentre sul corpo sono stati disposti ulteriori approfondimenti. Una delle tante ipotesi della morte sarebbe stato un malore e nessuno si sarebbe accorto di nulla. La scoperta è avvenuta dopo che i cugini della donna preoccupati hanno dato l’allarme dopo la denuncia ai carabinieri .
Secondo le indagini il decesso risalirebbe a metà marzo. Stefania Rota lavorava privatamente nell’assistenza di anziani e malati. “Pensavamo fosse andata in Liguria ad accudire un anziano”, hanno detto alcuni vicini di casa. Nessuno l’ha chiamata per tutti questi giorno fino alla chiamata dei cugini. La donna, figlia unica, non era sposata e aveva perso da tempo entrambi i genitori.